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Pagine di Psicologia e Psicoterapia

Psicologia.News - Storie oltre lo “Stigma invisibile”

Che vuol dire oggi, in Italia, avere l’HIV? La maggior parte della popolazione, troppo spesso, se lo chiede solo il 1° dicembre di ogni anno, magari ancora spaventata dalle conseguenze di un possibile contatto con qualcuno di conosciuto che magari ha tenuto nascosta la cosa. Ma chi vive con l’HIV – e sì, volontariamente non ho scritto sieropositivo/a perché è questa la dicitura più corretta – se lo chiede ogni giorno. Anzi, si dà ogni giorno una risposta. Dalle testimonianze di queste persone, che raccontano la loro storia con quell’ospite indesiderato, è nato Stigma invisibile che da speciale trasmesso proprio in occasione della Giornata Internazionale della Lotta al virus, diventa una docuserie in onda dal 4 maggio – senza abbonamento – su Discovery+. Perché come tutte le ricorrenze i riflettori pubblici su quei problemi, su quelle patologie, si spengono non appena il giorno finisce, e si passa ad una nuova celebrazione, si torna a vivere la vita come se quei problemi non ci riguardassero.


L’ombra del pregiudizio

Oggi l’HIV è una patologia sotto controllo, non più mortale ma cronica. La qualità di vita di chi ha il virus è migliorata moltissimo, diventando né più e né meno uguale a chi non ce l’ha, anche in termini di sessualità: le persone in trattamento, infatti, possono non preoccuparsi più di trasmetterlo al partner, grazie alle terapie che hanno ridotto così tanto la carica virale nel sangue da renderla pressoché irrilevabile. Ma l’ombra del pregiudizio, dello stigma appunto, nella società non si è ancora dissipata, anzi. L’alone viola di un famoso spot anni Novanta che circondava le persone con HIV oggi è invisibile, ma non è scomparso. Per questo è necessario veicolare messaggi corretti e sensibilizzare la popolazione costantemente attraverso un’informazione chiara e ‘positiva’, per usare un gioco di parole. E smettere di pensare che l’Aids sia ‘materia’ esclusiva di un certo tipo di popolazione, o di utilizzare parole di odio e discriminazione verso i presunti ‘untori’. Perché, ad esempio, sapevate che da una coppia in cui un solo partner è affetto dalla patologia può nascere un figlo negativo? E che i minori, nel nostro Paese, non possono fare il test senza il consenso dei genitori? Non è facile trovare notizie di questo genere in giro, soprattutto se nemmeno si cercano...


Leggi qui l'articolo completo: https://luce.lanazione.it/stigma-invisibile-hiv-serie-tv/








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