L’ansia è una sensazione di nervosismo, preoccupazione o inquietudine che ognuno di noi può provare, senza che questa sia necessariamente invalidante o pervasiva.
Sentirsi ansiosi non è dunque condizione necessariamente patologica ed ognuno può sperimentare stati ansiosi che fanno parte del nostro vivere alcune situazioni, le quali scatenano emozioni più o meno intense, come una semplice visita medica o un esame all’Università.
Quando però le preoccupazioni diventano incontrollabili, eccessive, spesso invalidanti, a tal punto da compromettere il nostro funzionamento in una o più aree della nostra vita, allora l’ansia può diventare o essere patologica, assumendo la forma di disturbo d’ansia.
Può infatti essere presente in diversi disturbi, come ad esempio nel disturbo d’ansia generalizzato, nel disturbo da panico o nelle fobie. Ognuno di questi disturbi, pur diversi tra loro, sono caratterizzati da ansia e paura.
Diversi sono i fattori che possono concorrere a dare origine al disturbo: ereditari, biologici, ambientali o come direbbe, il padre della psicoanalisi, S. Freud “inconsci”.
I sintomi tipici sono il senso di vuoto mentale, un senso crescente di pericolo, pensieri e immagini negativi, la sensazione di essere osservati o al centro dell’attenzione altrui; scatenando dal punto di vista fisico delle possibili reazioni quali tensione, tremore, sudorazione eccessiva, palpitazione e aumento della frequenza cardiaca, sensazioni di vertigini e nausea, formicolii, derealizzazione e depersonalizzazione.
Da tutte queste sensazioni e sintomi si possono generare comportamenti di fuga ed evitamento.
L’Ansia come la Depressione, può essere trattata con la terapia adeguata così come indicato anche nella pubblicazione della Consensus Conference sulle terapie psicologiche da parte dell' Istituto Superiore di Sanità e da un significativo gruppo di esperti. Questo lavoro afferma che non tutte le terapie psicologiche vanno raccomandate, ma solo quelle sostenute da una ricca letteratura scientifica che ne documenta l’efficacia non inferiore ai farmaci di comune utilizzo.
La Consensus* rappresenta un significativo sforzo culturale che sostiene la validità delle diverse forme di psicoterapia (cognitivo-comportamentale, interpersonale, psicodinamico, fenomenologico...) nell'ambito delle patologie mentali. Nelle forme gravi ovviamente il trattamento farmacologico è basilare, pur potendo beneficiare, anche in questi casi, di un approccio psicologico di supporto
(*fonte:https://www.repubblica.it/salute/2022/02/11/news/ansia_e_depressione_l_importanza_della_terapia_giusta-337372582/)
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